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Per informazioni in nostri contatti sono
Telefono: 331-
Mail: rifugio.orsi@gmail.com
www.facebook.com/rifugioezio.orsi
Dal sito della Provincia di Alessandria: Sentiero 113
La costruzione del rifugio iniziò nel 1974 per volontà di Ezio Orsi, uno dei Soci del Club alpino italiano di Tortona, grande appassionato del nostro Appennino.
La sua iniziativa fu allora resa possibile dalla decisione dei signori Carlo, Bruno ed Ottavio Fittabile, tutti originari di Salogni che, a dimostrazione del loro grande attaccamento al territorio, acconsentirono a che fosse costruito il rifugio su di un terreno di loro proprietà.
Nel mese di settembre del 1975 furono ultimati i lavori ai quali parteciparono attivamente un gran numero di soci CAI e di volontari amanti dell' Appennino.
Al fine di regolarizzare la posizione giuridica del rifugio, nel 1990 venne costituita l' Associazione no profit Amici del Monte Ebro che oggi conta circa 150 iscritti.
Dalla costituzione ad oggi, l'Associazione ha promosso lo sviluppo di attività didattico -
La famiglia Fittabile proprietaria del terreno su cui sorge il rifugio ha donato lo stesso all'Associazione.
La costruzione si trova a 1.397 s.l.m., sul versante nord del Monte Ebro, in un' ampia radura circondata da splendidi boschi di faggio, raggiungibile a piedi dalla colonia provinciale di Caldirola in circa 1h oppure in 30 minuti dalle stalle di Salogni.
L' affluenza annuale al rifugio è stimata in 2.000 unità suddivise tra escursinisti ed alunni. Il costante aumento delle presenze ha suggerito l'intervento di ricostruzione del rifugio data la sua attuale inadeguatezza e l'esigenza date le sue dimensioni che per i servizi, nonchè per la vetustà della struttura.
La nuova costruzione permette l'ampliamento della ricettività per il pernottamento a 16 posti letto ed un servizio di uso cucina con attezzatura comune e spazio per il consumo di alimenti e bevande per 40 persone.
L' Associazione Amici del Monte Ebro gestisce direttamente la struttura oggetto dell' intervento con l'apporto dei propri soci ripartendo le varie mansioni e seconda della specializzazione di ognuno di essi.
A tal fine l' Associazione stessa ha presentato alla Fondazione un dettagliato piano finanziario e di gestione del rifugio.
Gli elementi di innovazione introdotti nel progetto architettonico sono:
tecnologie avanzate per il contenimento dei consumi energetici: il rifugio è situato in zona non servita da linee elettriche, la fonte energetica sarà rappresentata da pannelli solari e da celle fotovoltaiche (un generatore a combustibile entrerà in funzione solo in caso di emergenza); tecnologie avanzate per lo smaltimento dei rifiuti: gli associati si atterranno scrupolosamente al piano rispetto delle norme imposto dalla L.R. 02/07/99 n. 15 e punteranno altresi sulla sensibilizzazione ecologica esortando tutti i fruitori non solamente a valle, ma addiritura nel luogo di provenienza del prodotto finito; tecnologie avanzate per il contenimento dell' inquinamento di aria , acqua e suolo in zone in cui non risulta possibile l'allacciamento alla rete fognaria; opere tese al superamento delle barriere architettoniche.